Il Sole non è…costante!
Il Sole è nella costellazione di Ariete dal 19 aprile al 13 maggio, rimanendovi circa 24 giorni; poi passa nella costellazione del Toro dove rimane fino al 21 giugno, impiegando circa 38 giorni per passare poi nei Gemelli.
In realtà il moto del Sole rispetto allo sfondo delle costellazioni lungo l’Eclittica è apparente. E’ la terra che, nel suo moto di rivoluzione intorno al Sole, cambia ogni giorno posizione sull’Eclittica, che è la linea immaginaria che rappresenta nel cielo la proiezione dell’orbita terrestre.
Dal punto di vista terrestre, quindi, il Sole viene visto proiettato su costellazioni diverse nel corso dell’anno. Si sposta con moto diretto da Ovest verso Est di quasi un grado al giorno, attraversando 13 costellazioni, collocate a cavallo dell’Eclittica, le costellazioni dello Zodiaco che per gli antichi erano 12. Il permanere del Sole in ogni costellazione non è costante e non dipende semplicemente dal fatto che 360° diviso 13 non è un numero intero. I giorni per costellazione variano moltissimo, dai 7 nella costellazione dello Scorpione, dal 23 al 29 novembre circa, ai 43 in quella della Vergine, dal 17 settembre al 30 ottobre.
La regolarità di giorni per costellazione non esiste quindi. Questa irregolarità è del tutto casuale; le carte del cielo con la suddivisione delle stelle tra le costellazioni dai tempi più antichi erano costruite in maniera abbastanza creativa e arbitraria dai diversi cartografi; fino al 1930 quando l’Unione Astronomica Internazionale decise di mettere ordine e stabilì il numero di costellazioni in 88, definendo i confini di ognuna. Confini che cercavano di mediare tra le mappature più condivise e che pertanto risultano figure geometriche assolutamente irregolari.
E’ questo il motivo per cui il Sole dalla terra viene visto stazionare per un numero di giorni vario nelle costellazioni della fascia zodiacale, a seconda di quale pezzo, più o meno lungo, di eclittica è compresa in ognuna di essa. Tutto questo con buona pace degli astrologi, che sono rimasti a 12 costellazioni zodiacali e non si sono accorti che il 21 marzo il Sole ora è nei Pesci e non più in Ariete, per la precessione degli Equinozi. Ma l’Astrologia non è una scienza, per cui chi vuole continui pure a giocare con gli oroscopi, basta saperlo.
Ora guardiamo le costellazioni del cielo di maggio a Sud. Ad Ovest troviamo i Gemelli, a seguire verso Est, il Cancro, il Leone, la Vergine, la Bilancia, l’Ofiuco e comincia a comparire lo Scorpione, che nella notte avanzata si potrà ammirare in tutto il suo splendore.
Descrizione
Tra le costellazioni osservabili a maggio la Bilancia, Libra in latino, non è la più luminosa; è la costellazione dello fascia zodiacale, attraverso la quale il Sole transita dal 31 ottobre al 22 novembre. Si trova tra la Vergine e lo Scorpione.
E’ l’unica costellazione zodiacale che non rappresenta un animale, ma un oggetto inanimato, la bilancia tenuta in mano dalla Vergine.
E’ formata da stelle poco luminose ed è individualbile dalle due principali, alpha Librae, Zubenelgenubi, una doppia ottica di stelle di mag.2.8, bianca, e 5,3,gialla, situate a 231” di distanza, osservabili con un binoclo; beta Librae, Zubeneschamali, l’astro più luminoso della costellazione, mag.2,6, di colore blu-bianco a 160 a.l. con una luminosità corrispondente a 181 Soli.
La Bilancia contiene varie altre stelle doppie. Oltre alpha Librae, iota Librae è un sistema multiplo costituito da almeno quattro componenti, e my Librae, osservabile con telescopi di modeste dimensioni.
E’ presente un ammasso globulare molto poco compatto, con stelle sparse, di cui le più luminose formano una V. NGC5897 di mag. 10 dista 45.000 a.l.
Mitologia e storia
Nei tempi molto antichi si riteneva che questa zona di cielo fosse un tutt’uno con lo Scorpione e ne costituisse le chele; anche gli Arabi seguirono questa rappresentazione e chiamarono le due stelle più luminose Zubenelgenubi , “chela del sud” e Zubeneschamali , “chela del nord”.
Solo presso i romani, nel I sec. a.C. si identificò una Bilancia fra la Vergine e lo Scorpione, che pare fosse fra le costellazioni preferite dai romani, che tramandavano la leggenda che la Luna fosse stata in Bilancia proprio durante il periodo della fondazione di Roma; perciò anche l’Italia appartiene alla Bilancia, simbolo di giustizia, di equilibrio, di stabilità.
La Bilancia era tenuta in mano dalla dea della giustizia, Astrea o Diche, rappresentata dalla vicina costellazione della Vergine.
In realtà lo storico G. Henter afferma che l’ idea della presenza della Bilancia tra Scorpione e Vergine era già esistente presso i sumeri nel 2000 a.C. circa.
Nella Bilancia era il nodo discendente dell’Eclittica che corrispondeva alla posizione del Sole nell’Equinozio di Autunno, che invece ora è nella Vergine.
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Le mappe del cielo sono tratte da Skymap, software scaricabile in versione demo dal sito http://www.skymap.com
Crediti
Autore: Lucia Corbo. Docente di Scienze naturali ed esperta di didattica dell’Astronomia, ha collaborato con varie riviste curando articoli, rubriche e materiali multimediali. Per il Miur ha curato il cd “Gli studenti fanno vedere le stelle” e con N. Scarpel il libro “Astronomia in rete”; ha promosso e coordinato le prime edizioni delle Settimane dell’Astronomia per le scuole. Ha tenuto molteplici corsi di aggiornamento sulla didattica delle Scienze e dell’Astronomia per insegnanti e corsi di Astronomia per studenti ed adulti, in presenza e on line.