Prendiamoci cura della Terra

Le piante come modello

Ancora una volta Barbara Mazzolai ci sorprende raccontandoci come i laboratori di tutto il mondo stiano costruendo un futuro prossimo, attraverso progetti di ricerca in cui le strategie geniali del mondo vegetale si intrecciano con la robotica e la tecnologia.

Da sempre l’uomo ha considerato come proprio il Pianeta consumandone le risorse e gli spazi naturali. Al contrario le piante, che da oltre 400 milioni di anni colonizzano la terraferma, riescono ad elaborare soluzioni efficaci e soprattutto efficienti per la sostenibilità e la conservazione degli habitat e della biodiversità, consumando pochissime risorse, all’interno dei cicli biologici, sfruttando l’ambiente e l’interazione con i cambiamenti di umidità o di temperatura.

Editore: Longanesi | Anno edizione: 2021
Pagine: 224, rilegato | EAN: 9788830455139

Le simbiosi tra le specie, una sorta di mutuo soccorso all’interno di numerosi ecosistemi, la capacità di produrre energia pulita attraverso la fotosintesi, l’accumulo di depositi di fonti energetiche non rinnovabili, le interconnessioni globali tra ecosistemi diversi, e quindi l’intero mondo naturale, sono solo alcuni esempi di come il mondo vegetale sappia plasmarsi e reagire per affrontare i cambiamenti.

L’osservazione della genialità della natura deve quindi farci riflettere e orientare il nostro pensiero. Barbara Mazzolai ci racconta come, alleandosi con la natura, la Scienza, attraverso la Robotica e l’Intelligenza Artificiale, potrà offrire soluzioni concrete per la salvaguardia del Pianeta, per proteggere il clima e la biodiversità. I nuovi Robot ispirandosi all’intelligenza diffusa delle piante potranno aiutarci a comprendere meglio e più a fondo i grandi segreti della Natura.

Barbara Mazzolai,  Biologa con un Dottorato di ricerca in Ingegneria dei Microsistemi e un Master Internazionale in Eco-Management alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dirige il Centro di Micro-Biorobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia e si occupa di robotica bioispirata: progetta macchine che migliorano la vita prendendo ispirazione dalle piante. Ha avuto l’intuizione di orientare la ricerca verso l’efficienza e il dispendio intelligente dell’energia a disposizione, per applicazioni in campi che vanno dalla medicina all’archeologia. Nel 2015 ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione del Plantoide: il primo robot al mondo che nel suo funzionamento imita il mondo vegetale ed è stata inclusa da Robohub, la maggiore comunità scientifica internazionale degli esperti di robotica, tra le 25 donne più geniali del settore.

Crediti:

Autore: Maria Beatrice Lupi. Naturalista, esperta in formazione, progettazione per lo sviluppo sostenibile, metodologie partecipative e progettazione europea.  Attualmente si occupa di divulgazione e di educazione alla sostenibilità.