– Era un albero?
– Sì, la Foca monaca di cartone ondulato prima era un rifiuto; e prima che diventasse un rifiuto era una scatola che conteneva i libri della libreria Messaggerie sarde; e prima era una lastra di cartone ondulato forse prodotto dalla ditta Ondulor; e prima era una grossa bobina di carta, forse riciclata; e prima era pasta di legno da cui veniva estratta la cellulosa per produrre carta; e prima era un albero piantato e coltivato per l’industria della carta e del cartone.
– E ora diventerà un’Opera d’Arte Collettiva? Cos’è un’Opera d’Arte Collettiva?
– E’ un’Opera complessa che mette insieme, unisce i lavori o piccoli pezzi di lavori di autori diversi organizzati da un coordinatore con una determinata intenzione.
Nel nostro caso, come abbiamo già raccontato (https://www.earthgardeners.it/2021/10/01/costruire-con-angela-e-edoardo-due-foche-monache-con-materiale-sottratto-al-macero/), Edoardo Malagigi e Angela Nocentini hanno costruito la struttura portante dell’Opera che verrà terminata dal 10 al 12 aprile prossimi a Sassari, nei locali delle Messaggerie sarde, da chiunque voglia partecipare.
Edoardo guiderà la realizzazione dell’esperienza di manualità plastica.
– Cosa rappresenta quest’Opera d’Arte Collettiva? E come è stata costruita?
– Rappresenta un maschio di Foca monaca adulto, visto che questa azione è parte integrante del progetto OPERAZIONE FOCA MONACA (https://www.earthgardeners.it/2021/09/08/operazione-foca-monaca-2/).
La Foca è stata costruita così: https://youtu.be/OYmxd_-UUpQ
– Cosa succederà durante il laboratorio che si terrà alle Messaggerie sarde dal 10 al 12?
– La struttura portante in cartone verrà coperta, modellando la pasta di giornali invenduti, da tutti quelli che vorranno partecipare all’Opera e firmarla. A chi vorrà partecipare in gruppo consigliamo di prenotare scrivendo a info@earthgardeners.it.
– Qual è “l’intenzione” che dovrebbe spingere cittadini di tutte le età a partecipare?
– Oltre a partecipare ad una azione di grande valore artistico e sociale, verrà compiuto un capolavoro che può essere ricondotto a quello che nell’educazione all’ambiente viene definito “oggetto educativo di per sé”. La sua sola presenza, infatti, induce riflessioni di importanza vitale:
- riproducendo una specie in grave pericolo di estinzione allude all’importanza della conservazione della biodiversità;
- essendo costruita con materiali di scarto, marca l’importanza di una corretta gestione delle risorse planetarie;
- rivendicando, attraverso l’installazione che la accompagna e la completa, la sua “discendenza” dagli alberi sottolinea l’importanza della copertura vegetale del Pianeta per la sopravvivenza delle specie animali, compresa la nostra.
– L’installazione che la accompagna? Cos’è?
– Chi legge non penserà che qui riveleremo tutto!
Per ora possiamo solo dire che sarà questa installazione a forma di piramide che conserverà la memoria di chi ha partecipato, conservando così i nomi di chi ha voluto, almeno per una volta, sostenere l’incontro fra arte e scienza per la conservazione della Natura.
Crediti
Autore: Anna Lacci è divulgatrice scientifica ed esperta di educazione all’ambiente e alla sostenibilità e di didattica del territorio. E’ autrice di documentari e volumi naturalistici, di quaderni e sussidi di didattica interdisciplinare, di materiali divulgativi multimediali.