Simbolo di pace e di culture diverse è l’elemento più emblematico della flora del Mediterraneo
Disegno di Rossella Faleni gentilmente concesso dall’autrice
OLIVO (Olea Europaea L.)
SCHEDA BOTANICA
Appartenente alla famiglia delle Oleaceae, è originario di una vasta regione compresa tra la parte meridionale del Caucaso, l’Iran, la Palestina e la Siria ed ha via via, nel tempo, colonizzato tutti i paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, insediandosi nei territori compresi tra 0 e 900 metri di altitudine.
È un albero sempreverde, una latifoglia, ad accrescimento lento, molto longevo, che può raggiungere i 10 metri di altezza. Alcuni esemplari millenari di notevoli dimensioni e dai tronchi contorti sopravvivono in varie zone del Mediterraneo.
Il fusto presenta una corteccia grigia e, alla base, la ceppaia emette ogni anno numerosi polloni da strutture dette ovoli. Il legno particolarmente duro è utilizzato in falegnameria e per la produzione di utensili ed elementi di arredo.
Le radici sono abbastanza superficiali e non superano il metro di profondità.
Le foglie, opposte, ovali-lanceolate,con apice acuto, margine intero e leggermente rivolto verso il basso, si inseriscono su rametti sub-quadrangolari. La superficie superiore è verde scuro ,quella inferiore è argentata, per la presenza di una fitta pelosità costituita da peli stellato-squamosi.
I fiori, bianco avorio, con la corolla divisa in quattro lobi e calice imbutiforme, sono ermafroditi e si presentano riuniti in racemi, detti mignole, all’ascella delle fogli e dei rami dell’anno precedente.
La fioritura avviene tra maggio e giugno a seconda delle zone climatiche.
Il frutto, l’oliva, è rappresentato da una drupa carnosa di dimensioni variabili a seconda della cultivar, della tecnica colturale e delle condizioni climatiche; è ricca di sostanze oleose ed assume un colore che varia dal verde chiaro al nero a seconda del grado di maturità. All’interno del frutto si trova il nocciolo legnoso ed ellittico.
La prima fruttificazione avviene intorno al 3°- 4° anno di vita dell’albero e raggiunge la piena produttività intorno al 10°
Il periodo di raccolta va da ottobre a dicembre
Disegno di Rossella Faleni gentilmente concesso dall’autrice
La forma selvatica, l’Olivastro (Olea europaea L. var. oleaster Hoffgg.) è una varietà spontanea diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. In Sardegna in particolare, si trovano boschi di olivastro tra i più estesi di tutto il Mediterraneo. Particolarmente longevo (può raggiungere i 2000 anni), ha caratteristiche simili alla forma coltivata ed è particolarmente importante per le culture locali.
È resistente agli incendi e il legno, molto duro, veniva impiegato, in passato, per la realizzazione di piccoli utensili di uso familiare.
Nelle diverse regioni in cui è presente, l’olivo assume i seguenti nomi:
Regione Nome locale
Liguria Uiva, Oriva
Piemonte Ramoliva
Lombardia Olia
Veneto Oliver
Friuli Ulivar
Toscana Ulivo, Ulivastro
Umbria Piantone
Campania Auliva, Ogliastru
Basilicata Gliastro
Puglia Termite, Auuì, Alivo
Calabria Olivaru
Sicilia Alivu
Sardegna Ozzastru, Ozastru, Ollastu, Ugliatra
Crediti
Autore: Maria Beatrice Lupi. Naturalista, esperta in formazione, progettazione per lo sviluppo sostenibile, metodologie partecipative e progettazione europea. Attualmente si occupa di divulgazione e di educazione alla sostenibilità